Le varie del lunedì.

Non me ne frega un cazzo del gioco del pallone e del referendum. Questi bastardi fanno le loro guerre politiche da condominio e mi chiedono di andare ad esprimere un parere vincolante su materie che loro dovrebbero essere in grado di risolvere al meglio, visto che li pago per decidere. Mi inquieta però quando qualcuno, mentre sto camminando per strada, mi riconosce da distante e mi dice che io sono riconoscibilissimo, da dietro. Sarà la mia postura ingobbita, la forma della testa e delle orecchie, il mio sedere non so, ma sono scettico sul fatto che essere così riconoscibile sia una cosa positiva. Ed ho mal di gola per colpa del vento forte che ha soffiato per tutto il fine settimana a Basaluzzo. In termini tecnici, non era un vento “forte” ma “fresco” e comunque mi ha stracciato i maroni per 48 ore. Oggi 2 arancini di riso. Più un succo di ananas, conto finale $5.15. Pagato con una banconota da €5, due monete da €0.05, una moneta da €0.02, quattro monete da €0.01. Ho pertanto lasciato una mancia di €0,01.  L’epidemia che vede scooteristi procedere per strada con uno o due piedi fuori dalla scocca fino a sfiorare l’asfalto si sta diffondendo anche ai motociclisti. Prima o poi proverò anch’io il brivido, spero di non centrare un tombino che spunta o qualche detrito disperso. Oggi ho fatto fisioterapia e devo trovare il coraggio per dire al fisoterapista che il materassino da fisioterapia sembra che sia stato immerso nella fontina. Immagino miliardi di batteri che proliferano felici in uno strato di cellule epiteliari, sebo, sudore ed altre sostanze biologiche. Lavare quel tappetino vorrebbe dire sterminare un’intera civiltà di batteri, acari ed altri animaletti superiori che dopo anni dall’ultimo lavaggio, vivono in simbiosi ed in pace. Chi sono io per chiedere che avvenga una strage ? E poi non devo mai più tagliarmi le unghie con il tronchesino quando mi sveglio la mattina. Perchè non trovo le unghie tagliate e perchè quello che rimane attaccato al dito ha forme improbabili. E trovo una mail che mi ricorda come io sul lavoro abbia a che fare con alcuni stronzi di prima grandezza, almeno grossi come una gigante rossa.

Lunedì

Lunedì

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