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In questo sabato di sole ed aria tersa, Miriam è in quella fase periodica in cui aspetta qualcosa che tarda ad arrivare, il suo umore viene di conseguenza caratterizzato da una diffusa intolleranza verso il Creato. Si trattiene a stento, ma la massa critica è raggiunta con sua madre al telefono. Sua madre ha un prontuario di frasi preconfezionate che toccano delle corde particolari di Miriam, per cui Miriam esplode. Ho potuto constatare che il fondo scala della potenza di innesto viene raggiunto da “Te l’avevo detto”.

E’ matematicamente impossibile che io non abbia già scritto qualcosa di identico in precedenza. L’arrivo del ciclo è un evento affascinante e terribile allo stesso tempo. Da parte mia, perdere la memoria ha i propri vantaggi.

Anyway, per l’ennesima volta il cordless viene scagliato contro il pavimento, lo sportelletto delle pile si apre e le pile si disperdono. Questa volta però una delle pile non è stata ritrovata. La stanza è piccola e non ci sono angoli impervi dove la pila si sarebbe potuta nascondere. E’ probabile invece che la violenza del lancio ed una particolare inclinazione rispetto all’asse terrestre abbia aperto una finestra spazio temporale e la pila adesso può essere in qualsiasi punto dell’universo, sicuramente chiedendosi dove cazzo è e cosa cazzo è successo.

Allora esco di casa e vado a comperare una pila perchè l’equilibrio domestico vacilla se il cordless non funziona. Vado da quel negozio che un tempo si chiamava Crovetto ed ora appartiene ad una catena. Mostro la pila all’addetto delle pile e mi viene comunicato che quel tipo di pila non esiste più, potrei provare con una pila più potente – quelle che si usano sui cordless moderni – ma non mi assicura che il mio telefono obsoleto funzionerebbe. Mi suggerisce di acquistare un cordless nuovo, costa solo 29 Euro. Acquisto e mi dirigo verso casa.

Non tutti i Maxi-scooters sono guidati da cretini, e non tutti i cretini guidano Maxi-scooters. Ciò detto, ribadisco quanto già detto in diverse occasioni, ossia noto che molti maxi-scooter sono guidati da cretini. Questo douchebag a due ruote mi supera di slancio e supera l’auto che mi precede con una manovra a dir poco stronza. Prosegue per un centinaio di metri e poi rallenta bruscamente e fa inversione per parcheggiare.

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Mentre parcheggia esegue quel gesto talmente di moda e cretino che la sua inutilità totale passa in secondo piano; abbassa il piede come un crossista in circuito, per fare l’inversione. Io lo vedo e spalanco le gambe alzandole quanto più posso verso la direzione di marcia, assumento una posa da visita ginecologica. Gli sfilo a fianco lentamente guardandolo negli occhi, e lui mi ricambia lo sguardo.

Avrà pensato certamente che io fossi un decerebrato; tuttavia mi illudo nella speranza che invece, forse, in un angolo del suo cervello burino, abbia intuito che quel piede di fuori è da cretini, anche perchè se malauguratamente, mentre sei con la gamba rigida come il cazzo di un asino,  cadi, il tuo piede rimane sotto la scocca del tuo scooter di merda da 200 Kg. e forse te lo stacchi di netto.

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Epilogo; arrivato a casa apro la confezione del telefono nuovo, scarto la busta delle pile che devo inserire nell’apposito vano e scopro che le pile sono le stesse, identiche a quella che ho cercato di rimpiazzare, ma che adesso non fanno più, a detta di quella belinetta tanto sicura di se che sembrava gli avessi portato un grammofono a manovella.

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