Ma se avessi un figlio, quante cazzo di sue foto metterei on-line ? Non sono padre e dunque non posso saperlo. O un vago sospetto che chi posta sui social networks ripetute foto del proprio figlio / figlia, credo voglia in effetti avere un feedback da parte di chi vede le immagini del tipo “Sono molto contento e dormirò più tranquillo ora che so che il tuo sperma è della densità giusta ed ha un numero sufficiente di spermatozoi, insomma, funziona a meraviglia. Non solo; mi complimento con te perchè hai sposato una donna fertile, in grado di portare a compimento una gravidanza, e che voi, come coppia, non avete evidenti problemi di accoppiamento. Non avete fatto il concepimento in provetta, vero ? Altrimenti vaffanculo e ti tolgo il saluto“. Risposta: “Scherzi ? Io eiaculo a 3 metri, 5 con vento favorevole e la mia compagna ha ovuli che sembrano dei Pac-Man.”
Cosa voglio io di ritorno dal mostrare numerose foto, tutte molto simili tra loro, della Pfm ? Non saprei, questo blog è finto oltre che frutto della mia fantasia da fluoxetina. Parlo e mostro cose essenzialmente a me stesso e ad un numero di altre persone, variabile tra 1 e 3, che prima o poi scoprirò essere frutto della mia malattia. Però una considerazione che potrebbe essere espressa da un esasperato visitatore occasionale potrebbe essere: “Bravo; hai pagato un tizio con uno scavatore che ha fatto un buco nel terreno che si è riempito di acqua piovana che ora è stagnante e prima o poi puzzerà come l’inferno. Sostieni di aver creato un mini eco-sistema ma a tutti gli effetti hai semplicemente posto i presupposti per una inutile estemporanea pozzanghera fangosa che alla prima occasione sfavorevole diventerà un buco di melma semiliquida, brutto a vedersi.”
E sto diventando sempre + rincoglionito. Oggi ho cercato di far avere a mia suocera l’ADSL a casa. Non era un lavoro facile perchè il telefono è ancora intestato a mio suocero, mancato qualche anno fa, con un codice fiscale sbagliato, io non sono un famigliare convivente e dunque non potrei fare la richiesta, insomma la ragazza del 187 era oltremodo gentile ma ci siamo dovuti arrendere alla necessità di dover seguire una pratica un po’ più complicata. E mentre cercavo di spiegare chi ero io e che titolo vantavo per potere inoltrare la richiesta, ho avuto un vuoto e mi sono dimenticato il mio grado di parentela con mia suocera. Dopo aver biascicato che ero il marito della moglie dell’intestatario defunto, al che la signorina mi diceva che era impossibile, io dicevo una serie di “cioè” che anticipano la soluzione ma il termine continuava a sfuggirmi ed ho prima detto che ero il marito della figlia, poi ho mormorato un formidabile “nuoro” (maschile di nuora e ridente cittadina in Sardegna). La ragazza, di nome Federica, le avrà pensate tutte ed infine, colta da pietà, mi ha suggerito “genero” che è la parola che si era nascosta in qualche banco di memoria non facendosi trovare.

Non preoccuparti: l’Alzahimer una volta che ti prende non ti fa soffrire: ti porta in un mondo tutto suo e tutto tuo, dove convivete in pace. Il brutto è per parenti ed amici stretti, che vengono estromessi da quel mondo. Ma a te che ormai sei nel tuo mondo, che importa?
Non so se sia proprio esattamente così, dici che dovrei appronfondire ? L’aspetto onirico dell’Alzheimer comunque lo rende migliore del Parkinson, per esempio, o migliore che aggregarsi ad una setta religiosa. Boh, non so, non risponde.
L’alzheimer è molto meglio del parkinson: difatti al pub è più vantaggioso dimenticare di pagare la birra piuttosto che versarsela addosso.
Ma se non ricordi di averla già pagata, potrebbero chiederti di pagarla anche 10 volte di seguito. Poi arriva la badante ucraina che ti finisce a colpi di assegno.