Gambusie ?

Ho chiesto ad un biologo su Twitter che razza di creature fossero quelle che ho intravisto sotto il molo. Ecco la risposta.

Ho avuto uno scambio di messaggi con la ditta che ha eseguito i lavori di rifacimento della Pozzanghera lo scorso anno. Mi hanno detto che in effetti non possono escludere che ci fossero delle uova di Gambusie nelle quattro piante di ninfee che mi hanno fornito. Forse anche qualche uova di Piranha. E forse delle uova di Tyrannosaurus Rex, ma quelle impiegano più tempo per schiudersi. Allora non sono arrivate da Alpha Centauri.

Nel frattempo mi è cascato l’occhio sulla ultima webcam di New York, appunto. Era in corso una discussione tra visitatori sul fatto che l’ora indicata nell’immagine fosse sbagliata. E lo era, perchè non era attivata la cosidetta ora estiva. Sono andato sulla app del telefono ed ho cliccato sul bottone che attiva l’ora estiva. Dopo qualche ripetuto tentativo andato a vuoto ed alcune colorate espressioni di disappunto, l’ora è cambiata e adesso è quella giusta.

Mi sono trattenuto dallo scrivere sulla chat “Io sono il potente amministratore della webcam e tramite app telefonica da seimila chilometri di distanza ho preso in considerazione le vostre segnalazioni ed ora la webcam segna l’ora giusta”. Ma posso sempre farlo.

Mi consolo con uno yogurt magro; ormai in casa ci sono solo yogurt che non sanno di niente, morirò che peso duecento grammi di meno e venti minuti dopo ma intanto mi devo accontentare di yogurt che danno la soddisfazione di un picocazzo.

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Varie della pasqua ortodossa.

Oggi è Pasqua per gli ortodossi, o qualche altra frangia specializzata della religione cattolica, adesso non ricordo bene. All’alba ci sono ancora temperature non lontane dallo zero, tanto che c’è un po’ di brina sui tetti. Questo forse spiega perchè le foglie nuove degli alberi mi pare siano piccole e che stentino a svilupparsi. E poi ci sono ben due Tigli che hanno lo sviluppo delle gemme di Gennaio, ossia nulla. Spero che non siano morti. Ho altri diversi alberi che mi danno un pochino di ansia, ma questi Tigli mi preoccupano in modo particolare.

La nuova webcam inizia a produrre foto gradevoli. Nelle istruzioni per l’uso della webcam mi pare si affermi che impara con il tempo. Mi sembra una stronzata, a meno che il governo cinese, che notoriamente salva le immagini delle webcam di produzione cinese, non riesca a farlo con il chip che mangio tutti i giorni nei biscotti ai tre cereali.

Questa non è migliore della precedente ma ci sono io in versione stradale con la carriola. Soffrendo di manie di protagonismo, non posso esimermi dal salvare l’immagine. E si intravedono i due Tigli in sofferenza dei quali ho accennato.

Questa credo sia una famigliola di scoiattoli che tutte le mattine sale sul cedro di fronte a casa. Non so se siano maschio e femmina, se è così, è evidente il dimorfismo sessuale, probabilmente quello rossastro è il maschio, notoriamente più bello della femmina perchè alla fine della fiera è sempre la femmina che sceglie il proprio compagno.

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Ennesima capitozzatura.

Un Carpino la scorsa estate aveva subito una scaldata, si era cotta la corteccia. Ho aspettato che gettasse a primavera, semmai lo avesse fatto. L’ho tagliato ad un terzo della sua altezza, eliminando la parte superiore seccata. Le foglioline sulla parte ancora viva sono minuscole, mi sono inventato come spiegazione che avendo una buona parte dell’impianto radicale secco, fa fatica ad alimentarle tutte. Allora ho tenuto per alcune ore innaffiata una buona fetta di terreno intorno, sperando che l’acqua sia riuscita a penetrare abbastanza diffusamente in profondità quanto basta per raggiungere quelle radici ancora funzionanti. Speriamo sopravviva.

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La striscia gialla.

Titolo scemo per poter mettere su una foto identica alle ultime, ma diurna. Stamattiva a Gavi c’era la brina, dalle parti della Pozzanghera no. Meglio. La striscia gialla è Colza. A parte l’olio di Colza, non so a che cazzo serva, però è bella da vedersi quando è fiorita. In realtà vorrei soffermare la mia attenzione sulla neve dei monti in lontananza. Abbastanza rara a metà Aprile, devo ancora identificare che monti sono con precisione, sono dalle parti dell’Antola ma non ho capito dove.

Oggi ho avuto un incontro con un assessore di un comune del nord Italia. Il comune in questione “invita” ufficialmente i cittadini bovini a fare proposte, idee, suggerimenti. Mi sono dunque messo il vestito della prima comunione e con un caro amico abbiamo fatto il nostro dovere. Posso dire che;

  • Il contatto era stato preso per vie istituzionali (nel senso; questo è l’argomento a margine, a chi cazzo dobbiamo rivolgerci ?). Lo scopo era proporre un progetto. Ci hanno indirizzato a ben due assessorati, hanno fissato un appuntamento.
  • Siamo andati per discutere di un argomento sul quale i due avevano ricevuto con lauto anticipo una breve relazione che sarebbe servita come preambolo per capire di che cazzo andavamo a parlare. Uno dei due assessori non c’era per un sopraggiunto impegno. L’unico assessore presente non aveva letto la relazione di quattro pagine.
  • Ha parlato per un quarto d’ora di se; le deleghe, il suo efficiente ufficio, quanto è oneroso e difficile il suo posto di responsabilità, il suo stato civile.
  • Poi ha ascoltato una breve introduzione dell’argomento. Ha interrotto dopo un quarto d’ora dicendo che aveva un importantissimo impegno poco dopo e che aveva capito tutto. In realtà è matematico che non abbia capito un cazzo.
  • Ci ha detto che non avendo deleghe per questo argomento, l’assessore preposto è un altro, ci ha detto che la sua mail è sul sito del Comune, che però l’assessore è davvero pieno di lavoro e difficilmente ci potrà rispondere se non insistiamo.

Io sono convinto che la nostra idea sia almeno degna di essere ascoltata, poi se ci viene detto che invece è una sonora puttanata, infattibile, onerosa, inutile, va bene, mi metto il cuore in pace. Ma per il momento, vista la disarmante incapacità di organizzare un semplice incontro con chi ha le competenze per una prima scrematura, mi domando cosa cazzo invitate la popolazione a fare. Per quanto mi riguarda, possono tutti andare a prenderselo nel culo. L’assessore assente, quello non competente, quello introvabile. Tutta la giunta, il consiglio comunale, tutte le cariche funzionali fino al signor Sindaco. L’amico con cui sono andato invece è più cazzuto ed è anche più ambizioso di me. In termini di ambizione, io sono a zero. Il mio amico proverà due strade per parlare con questo fantomatico, impegnatissimo assessore.

Questo è il bordello di attrezzatura elettrica atta a far funzionare le due webcam su un solo cavo di rete. Adesso infatti sono entrambe on line. E’ evidente che mantenere questo ambaradan all’aperto non va bene. Infatti è una sistemazione provvisoria, tutto questo groviglio deve essere in casa. In estate prende troppo caldo, in inverno troppo freddo, è esposto ai rigori del tempo ed in più se qualcosa non funziona la diagnosi deve essere fatta su queste attrezzature e fare avanti indietro con il PC. Metti che piove, o ci sono due gradi, troppo scomodo. Nei prossimi giorni dovrebbe far visita l’eletricista al quale mostrerò la parte più patetica di me stesso e cercherò di convincerlo a stendere i due cavi supplementari nel più breve tempo possibile.

Intanto la webcam 2 di Basaluzzo ha smesso di funzionare alle 18 e 33 circa. Non trasmette, vedrò di capirci qualcosa.

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Precisazioni.

Evento delle scorse ore, Basaluzzo. Il pluviometro di casa, ossia un tronco di cono graduato, restituisce poco meno di 13 millimetri di pioggia. Un amico di un comune vicino, con il quale ci scambiamo i dati della pioggia, mi aveva mandato la schermata della sua Davis che mostrava 13,2. Insomma il pluviometro di ARPA Piemonte di Basaluzzo che dichiara 22.9 millimetri non concorda con due pluviometri posti nelle vicinanze. Sospetto una trama oscura volta a diffondere notizie errate da parte di una lobby che mira al sovvertimento di non so cosa.

Partiti da Genova sotto una discreta grandinata, diffusa ma chicchi piccoli, un’ora di coda in autostrada e poi però lo spettacolo è notevole. Non sono certo al 100% che sia neve, potrebbe essere grandine. Boh.

Innocente e infruttuoso tentativo di far funzionare entrambe le webcam con un solo cavo di rete, sospettavo che non avrebbe funzionato ed infatti nisba.

Serve proprio l’elettricista che stenda il cavo di rete aggiuntivo. Qui di sotto un illuminante schema di cosa ho provato a fare ed è fallito. L’alternativa (a destra del disegno) dovrebbe funzionare anche se non posso che usare un tempo condizionale perchè, sticazzi, non ne ho idea.

Dieci minuti di tramonto. Il coperchio di nuvole che ricopre questa parte della pianura, residuo della grossa cellula temporalesca, termina prima delle Alpi Occidentali e la luce del sole filtra tra nuvole e monti. A sinistra il comune di Pasturana. Poi non lo ripeto più.

Sempre parte del grosso temporalone, le nuvole sul mar Ligure vengono incise dal vento di Tramontana.

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Un po’ di pioggia per le Carpe e per gli alberi.

A sorpresa, visto l’andamento fetecchia di questa modesta perturbazione, un temporalino quasi autorigenerante che a Basaluzzo ha prodotto quasi 23 millimetri di pioggia, un dono divino che mi allieta la giornata. Ma guarda come sono ridotto.

Per valutare oggettivamente la pioggia che cade in un singolo evento perturbato, ecco la “Scala Menado” per caratterizzare gli effetti della pioggia sul mio umore.

La mascella si è spostata e quando mastico fa uno scatto ed iniziava a farmi anche male. Allora devo portare il “bite”. Visto che il dentista è anche un amico, il pagamento del manufatto di resina riporta la seguente descrizione: “Vendita ed installazione bite con vibrazione a due velocità EURO5 con scrubber e telecomando”.

Lo devo portare di notte e quanto più possibile di giorno. Ieri in ufficio l’ho portato; riesco a parlare ragionevolmente bene, sembro Gatto Silvestro. Mi sono svegliato questa mattina con la sensazione di avere in bocca una cipolla arricchita, o cipolla 340. Quando c’è una fuga di cipolla arricchita in genere chiudono lo spazio aereo sulla verticale, ma lo scirocco ha disperso le emissioni dunque il volo da Francoforte è atterrato regolarmente.

Sono stato ad un funerale. Se posso, mi metto sempre vicino all’ingresso, distaccato verso un lato in una navata laterale. Farò così anche al mio funerale, chiederò di essere messo da un lato, possibilmente defilato, in genere dove ci sono i confessionali o le candele da accendere alla bisogna. Anzi, chiederò tout court se è possibile schivare il funerale in chiesa. Che cosa potrebbe dire il prete che celebra la messa ? “Menado era una brava persona” ? Ma se neppure mi conosce, io non so neppure quale è la mia parrocchia. Qualcuno che mi conosce dovrà dargli una imbeccata. “Era un cazzone fuori scala, non so nemmeno che faccia avesse, qui non s’è mai visto. Amen”.

Salvo anche questa foto di Sauze, spolveratina notturna sopra 1.800 metri, più o meno.

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Soffioni (Tarassaco)

A tradimento, due foto di soffioni, ossia i semi del tarassaco, o qualcosa del genere.

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Ecco la settima, quasi on line.

La quarta webcam di Basaluzzo, settima del mio hobby inutile, è posizionata. Sta lavorando temporaneamente utilizzando il cavo della webcam sulla Pozzanghera che in queste ore infatti non trasmette. Per 24 ore produce immagini che saranno analizzate per vedere quali sono gli eventuali aggiustamenti da fare, poi la disconnetto e riallaccio la esistente in attesa che l’elettricista passi il cavo di rete aggiuntivo.

La presenza del Consulente Biologico a terra è stata importantissima per tirare il cavo di rete, poi ha scattato queste impressionanti immagini nelle quali la mia goffagine è sublime.

Sono stato sul palo una mezz’oretta, le operazioni si sono svolte con pochi contrattempi, tutti superati con un po’ di pazienza e qualche imprecazione naive.

Questa è l’imbragatura da ferrate riadattata con due tapulli che servono per stare vicini al palo quando ho bisogno di entrambe le mani. Funziona anche se il moschettone ha dei bordi taglienti che si impigliano nell’anello ed ogni volta che lo tolgo mi vengono alla mente espressioni di circostanza perlopiù volgari.

Il lavoro quasi completato. Devo mettere il cavo a vista dentro un tubo flessibile e tappare il tubo di rame prima che diventi un ricettacolo di insetti pronti ad invaderlo per farci dei rave party.

Come si nota bene, alcuni uccellaci hanno già approfittato del punto sopraelevato per cagarci sopra. Devo studiare una soluzione per evitare che qualche deiezione volante finisca per ricoprire l’obiettivo della webcam. Ho già qualche idea complicatissima da mettere in pratica.

Ho scritto settima, frutto di un black out cognitivo. In realtà questa è la nona.

  • 2 Genova
  • 1 Sauze
  • 2 New York
  • 4 Basaluzzo
  • 9 Totale
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Alberi.

Probabilmente ogni anno scrivo una cosa simile; mi dimentico ed anno dopo anno con cadenza immancabile, verso Aprile riparto con la stagional-considerazione banale e priva di costrutto.

Insomma, alberi della stesso ordine, famiglia e genere, a distanza di pochi metri l’uno dall’altro, eppure l’avanzamento della ripresa primaverile è molto diversa tra loro.

Tre tigli in altrettanti diversi sviluppi. Dai getti appena accennati a foglioline già sviluppate. Terra diversa ? Non penso. Acqua in quantità dissimili ? Non mi pare. Fertilizzante ? Non ne uso. Sospetto che sia l’imprinting del vivaio; esposizione, ombra o sole, qualche cura in più o in meno, qualche potatura infelice. Sarebbe interessante riuscire a fare la tracciatura della pianta fin dall’inizio, cosa impossibile. Magari vengono tutti dalla Cina, anche loro.

Due querce (anzi tre); forse in questo caso conta il genere, forse diverso, ma non ne sono sicuro. Tra querce vere e proprie, roverelle, roveri anche voi, e mettetevi d’accordo che cavolo.

Due frassini; forse in questo caso conta il fatto che il primo, quello indietro, è un rifugiato politico di un vivaio che se ne voleva liberare ed io l’ho accolto, lo scorso anno è stato fatto preda di rodilegno (stupidi insetti il cui nome dice tutto) ma la differenza è notevole. Tanto notevole che comincio a preoccuparmi del primo, sarà ancora vivo ?

Ho sicuramente già messo on line una foto identica perchè tutti gli anni vengo colpito dalla diversità in ripresa di questi due tigli, messi a dimora insieme, provenienti dallo stesso vivaio, apparantemente dunque non vedo differenze tra i due. Eppure uno ha già le foglie e l’eltro ha a malapena e getti. Fanno così tutti gli anni.

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Sta arrivando.

La prossima webcam. Oggi ho fissato al palo il tubo di rame che conterrà il cavo di rete. Il governo cinese sta aspettando con trepidazione la webcam che dovrebbe inquadrare un arco di campagna che da Basaluzzo si spinge verso est-sud-est mostrando campi, cascine sparse ed una lontana azienda vinicola che è un obiettivo militare sensibilissimo.

In questa foto la webcam ed un cassetto che contiene lo splitter. La sistemazione è artigianale ma dovrebbe garantire la tenuta stagna. Salire sul palo è faticoso; festeggerò il periodo pasquale montando la webcam sulla punta a circa sette metri dal suolo, oppure in terapia intensiva se la mia imbragatura dovesse cedere quando entrambe le mani sono occupate ed io sporgo dalla scala.

Sotto il moletto della Pozzanghera ci sono questi. Sembrano avanotti ma certo non di carpe, altri pesci che sono piovuti dal cielo ? Trote, salmoni, Acantopalmus Ieeri ? Sono probabilmente girini, ma è il primo anno che li vedo, perchè non li ho mai notati gli scorsi anni ? Un complotto, sicuramente.

“Ti blocco lo sviluppo” era una frase del mio liceo, non so se fosse stata mutuata da un film, ma la si diceva, in tono scherzoso, quando minacciavi un amico di dargli delle botte.

Alcuni degli alberi intorno a casa sembra abbiano subito un blocco, le foglie che si erano aperte prima delle gelate si sviluppano molto più lentamente di quanto potrebbero fare. La mattina è ancora fredda, forse è una cosa normale ma stante che tratto gli alberi che ho messo a dimora nel corso degli anni come delle creature sangue del mio sangue, tendo ad amplificare i segnali che mi sembrano negativi e ci faccio su una malattia.

E’ comunque ancora presto per fare la conta dei danni ed incrocio le dita, le acacie in particolare qualche danno lo hanno subito ma non riesco a determinarne l’entità, ci vorranno ancora alcuni giorni di osservazioni.

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