Domani è il 16 Giugno: tax day. Almeno posso pagare le tasse comodamente seduto in ufficio. Andare in banca o in posta è uno stress che per fortuna posso evitare. Questo dovrebbe essere il momento in cui ringrazio uno stato sovrano per darmi dei servizi efficienti e che io sono consapevole di mantenere grazie al mio prelievo fiscale.
E’ demagogia, populismo, faccio di tutte le erbe un sol fascio, ho le mie colpe e tutti gli sticazzi del caso. Ma rimane fermo il mio invito; fottetevi perchè sappiamo che fine fanno una gran parte dei miei soldi.

Cripto messaggio del belino
E tutto questo quanto sul computer, mentre sono collegato con il sito della banca, mi compare questa scritta grottesca che deriva probabilmente da qualche programmino fantasma che cerca di succhiarmi altri soldi. Chissà cosa ho combinato. Avrò mandato il mio bonifico non all’agenzia delle entrate ma agli Avventori del Settimo Giorno, o ad una setta che promuove l’uso dei pesticidi contro l’immigrazione clandestina, a Rosi Bindi per la sua cura contro l’acne corticale, al “Movimento di sostegno alla Paita dopo le regionali“.
Per parlare di cose più lievi, ecco un sorprendetemente banale ritaglio della solita Pfm.
E’ il mondo visto al contrario; magari è un mondo parallelo che esiste davvero, abitato dai nostri riflessi, un luogo migliore anche se a rischio ictus. Si vede un bel Cumulo Castellano, uno dei miei preferiti.

3 su 4
Questo altro ritaglio invece è focalizzato sulla presenza delle carpe da vicino. Parlando con il Consulente Biologico, notavamo che i girini sono quasi del tutto scomparsi dalla Pfm; viene il lecito sospetto che le Carpe Koi li abbiano inseriti nelle loro diete, ecco perchè forse sono cresciute così prepotentemente. Adesso le rane che si stanno accoppiando rumorosamente da settimane hanno il compito di fare tante uova, che forse rientreranno anch’esse nel breakfast delle Carpe, scrambled.
I sogni della notte passata. Ero in Galleria Mazzini, trasformata in un grosso negozio di vestiti molto austero e lussuoso rivestito di preziosa boiserie, dove mi aspetta un amico che si rivolge ad un commesso con l’aria furtiva che apre una specie di mobiletto di legno, grande come una porta, che al suo interno ha una rastrelliera di fotografie di escort. Ne scelgo una che entra nel negozio ma in realtà è un uomo che mi dice di seguirlo. Usciamo ed attraversiamo piazza Dante, entriamo in uno squallido bar dove ci sediamo ad un tavolino. Aspettiamo e poi entriamo in una specie di discoteca dove ci sono clienti uomini bruttissimi ed escort ancora meno gradevoli. Finalmente passa una ragazza graziosa, burina ma graziosa ed a quel punto il sogno finisce.
C’erano altre cazzate che mi ero messo in testa di appuntare qui, ma me le sono dimenticate, segno che sto invecchiando.
Non stai invecchiando, devi solo migliorare il melange delle tue sostanze.
APPUNTO…