Ancora moltissime, scontatissime foto-di-newyork-con-la-neve.

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Central Park. Secondo i media italiani, in queste ore a New York la gente è chiusa in casa senza corrente, senza acqua, senza speranza di sopravvivere per una tempesta che ha sconvolto l’interno Nord Est.

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E fuori di dubbio che i disagi ci sono stati. Le scuole pubbliche oggi sono chiuse come molti altri uffici pubblici. Ci sono stati ritardi nella circolazione dei treni e gli autobus sono rimasti fermi per alcune ore. Anche diversi aeroporti sono stati prima chiusi, poi riaperti con molti ritardi e cancellazioni di voli. E si contano i morti, che in realtà sono morti accidentali dovute al maltempo come succede quando piove o tira vento, insomma nulla di eccezionale.

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Quello che i media italiani non capiscono è che a New York i disagi sono un evento ordinario durante una altrettanto ordinaria precipitazione nevosa. Sicuramente se ne parla, ma senza usare il tono da disastro e tregenda che invece sembrerebbe trapelare da chi oggi ha chiamato dall’Italia per chiedere “State tutti bene ?”. Io credo che molti media italioti adorino parlare di queste vere o presunte catastorfi estere perchè per farlo non serve accendere il cervello, non devono fare equilibrismi per celare  fastidiose verità nostrane delle quali dovrebbero invece occuparsi molto più diffusamente e senza censure.

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Questa mattina ovviamente hanno intervistato il neo eletto sindaco DeBlasio. Era sul tratto di marciapiede di fronte alla sua casa a Brooklyn che spalava la neve. Spiegava che il figlio, oggi felice a casa, dormiva ancora ed è lui che deve spalare la neve che è caduta tra la porta di casa ed il cancelletto che da sul marciapiede, mentre il padre spala la neve sul marciapiede. E’ una bella scenetta precostruita, comunque la casa dove vive il secondo uomo più potente d’America è una villetta ordinaria in una zona carina di Brooklyn.

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Questa è Park Avenue, guardando verso Sud. Il reddito medio di un appartamento in questo tratto di strada sfiora i $250.000 all’anno. A meno di 3 km di distanza il reddito invece è di circa $12.000 all’anno. E diversi, a pochi blocchi di distanza, sono senza riscaldamento perchè non se lo possono permettere. Bloomberg è stato un sindaco straordinario, DeBlasio vuole pensare ad alcune zone buie della vita metropolitana che sono state trascurate dalla precedente amministrazione.

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Oggi siamo andati a fare il lunch in uno di quei supermercati-rosticcerie dove si compra il lunch a peso. Prendi delle vaschette di plastica trasparente e poi passi da un buffet dove ci sono un numero imprecisabile di grossi contenitori riscaldati che contengono cibi preparati, cotti, grigliati, bolliti, fritti, carni, verdure, paste, caldi, freddi, sushi, cinesi, italianeggianti, internazionali. Se non ci sia autolimita, si rischia di riempirsi la vaschetta all’inverosimile. Molti avventori, soprattutto signore, fanno il pieno di verdure bollite ed altri cibi privi di calorie, proteine, carboidrati e sapore. Ma se uno vuole, si presenta alla bilancia della cassa con un capitale di calorie che nel resto del mondo vale 3 pasti completi. Qui è un modo di fare la pausa pranzo molto diffuso.

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Madison o Lexington Avenue tra Midtown e Upper East Side, Manhattan. Mi piace tanto la neve relativamente pulita, dunque asciutta, con il sole nel mezzo di una città. E siamo alla latitudine di Napoli; tanto comporta vivere qui sulla costa orientale di un continente. Questo è un erudito riferimento ad un principio di climatologia applicata che non tutti possono capire. Bestie ignoranti, analfabeti meteo, carne da cannone della meteorologia. Il ciclista nella foto ha tentato di investirmi, ma io l’ho scartato agilmente.

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Un omaggio alla webcam con la sua tettoia esterna. La neve sembra zucchero, dal freddo che fa. E’ più o meno come essere a 2000 metri di quota nelle Alpi. Che è simile al clima di Reykjavik. Questo elemento aggiunge confusione alla confusione.

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E per concludere… eccoci nella livrea invernale. Miriam ha più strati di una millefoglie, ma in testa ha una torta meringata che la rende facilmente individuabile anche a distanze significative. Si noti la perfetta sfericità del suddetto copricapo.

Io ho una faccia da culo sofferente. Lei sorride ma è una paresi da freddo. Lei non sta camminando, tiene i piedi staccati dal suolo il più possibile per non favorire la dispersione termica.

Accidenti alle foto alte e strette, per motivi già esposti. La sera della bufera siamo stati in un teatro Off – Broadway a vedere Fuerza Bruta. Spettacolo singolare per diversi motivi, siamo rimasti molto colpiti ed ho fatto una caterva di foto che potrei postare ma sticazzi atletici, su internet ci sono migliaia di foto, basta scrivere Fuerza Bruta su Google.

 

 

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2 Responses to Ancora moltissime, scontatissime foto-di-newyork-con-la-neve.

  1. Mig1 says:

    Però! Non sapevo NY fosse alla stessa latitudine di Napoli! Essendo completamente ignorante di meteorologia, la cosa mi sorprende e mi lascia un’espressione ebete sulla faccia, pensando alle differenze climatiche tra le due città!
    (si noti che avevo sono così ignorante che avevo scritto METEREOLOGIA….)

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