La visione della Fibra da vicino.

Visto che la mia memoria è sempre più selettiva, mi appunto la complicata vicenda del telefono fisso perchè tra breve potrei dimenticarmi tutto e commettere nuovi errori. Una cronistoria.

 

  • 20 dicembre 2017. Contando sullo spirito natalizio che tutto avvolge come un gas, faccio richiesta al 187 per la fornitura di un nuovo numero telefonico. Mi chiedono se voglio la fibra, costa uguale ed è disponibile al mio indirizzo. Ma certamente, figa, voglio la fibra, mi sento proiettato verso il futuro e penso ad Elio E Le Storie Tese. ZF328 che mi parla dalla penisola della Kamchatka mi da anche il mio nuovo numero di telefono a 6 cifre come si usava negli anni 60.
  • 21 dicembre 2017. Dopo qualche cambio di data, ho l’appuntamento con il Tecnico il 12 Gennaio 2018.
  • 12 Gennaio 2018. Arriva un Tecnico con un router. Vorrebbe salire in casa ma gli dico che non ci sono neppure i fili che dalla strada portano al sottoscala condominiale e se ne va, deluso ed amareggiato, con le orecchie basse ed il router in mano.
  • Gennaio – Febbraio 2018. Contatto diverse volte il 187. Mi dicono che loro sono venuti ma li ho mandati via, sono offesi ed è solo colpa mia. Cerco di illustrare la situazione ad AA373 che mi risponde dalla Cina Meridionale ma invano. Mi dicono che verrò contattato ma i giorni passano e nessuno si fa sentire.
  • Febbraio 2018. Finalmente un Tecnico mi contatta e dopo qualche giorno si presenta in cantiere e capisce come è la situazione. Però è risentito, noi siamo stati cattivi perchè abbiamo toccato i fili originali della SIP insieme ad uno scatolotto che risale alle guerre Puniche e abbiamo messo tutto in un passo d’uomo nell’intercapedine. Non avremmo dovuto e la punizione potrebbe essere esemplare. Mi informa sulla trafila che devo fare per avere i fili da strada a sottoscala, passando attraverso l’intercapedine; richiesta preventivo alla Telecom di Pescara, dipartimento lavori stradali, sezione metà pubblico e metà privato, reparto fili. Attendo il preventivo. Arriva, accetto il preventivo. Aspetto la fattura del lavoro da eseguire. Ricevo la fattura da Pescara. Pago la fattura. Ma la Telecom non è tenuta per legge a farti arrivare i fili a casa gratuitamente ? No perchè sono cattivo. Aspetto che loro ricevano il pagamento. Chiamo due volte ma il pagamento si è perso su un conto corrente presso le Bahamas intestato al titolare di un bar per soli uomini. Trovano il pagamento e mi informano che il lavoro viene assegnato alla ditta sub appaltata. Verrò contattato dalla ditta.
  • 27 Febbraio 2018. La ditta arriva e ad un costo di circa €1.100 esegue il lavoro che consiste nel filare tre cavi telefonici per la lunghezza di circa 15 metri nelle canaline  che io ho fatto posare dalla impresa che ha ristrutturato la casa. Mi dicono però che da me NON c’è la fibra neppure a pagarla oro ed anzi mi devo rassegnare perchè arriverà tra diversi, imperscrutabili anni. Mi mettono appunto il doppino telefonico che è lo stesso che raccomandava Meucci nel suo “Manuale per avere la linea telegrafica senza che se la mangino quei topi del cazzo.”
  • 1 Marzo 2018. Adesso che ho i fili nel sottoscala condominiale, chiamo il 187. Non senza una certa difficoltà, spiego alla ignara addetta del call center che a questo punto vorrei davvero il telefono. Non sono ancora interessato a qualche offerta “parli con la cina a tre centesimi al minuto più ottomila scatti alla risposta del cinese di turno”. Mi accontenterei di una linea telefonica ma LU543 mi dice che era fissato per il 12 Gennaio ma io non ero pronto ed ho respinto l’addetto. Le racconto la trafila di Pescara, si commuove dalla periferia settentrionale di New Delhi. Mi fissa un appuntamento per l’8 di marzo.
  • 5 Marzo. Leggendo casualmente il sito web della Tim rete Fissa, scopro che il mio appuntamento è spostato al 12 Marzo e che il mio prossimo numero di telefono è inattivo da sei mesi. Io non ho fatto nulla, giuro. Chiamo il tecnico. Mi dice che la squadra che ha fatto il lavoro non ha comunicato al sistema che ha commissionato il lavoro di aver fatto il lavoro,  dunque il sistema ritiene inutile la visita della squadra successiva e blocca le operazioni mandando il loop la squadra di guastatori della TIM Rete Fissa che si aggira a bordo del Porter Piaggio rosso sul lungomare di Genova per giorni.
  • 7 Marzo. Mi arriva un SMS che mi informa che l’8 arrivano a mettermi il telefono.
  • 8 Marzo. Arriva il tecnico con il router. Sospetto che sia una trappola e gli faccio domande imbarazzanti, del tipo “ma come è fatta la fibra e quanto pesa a metro lineare” ma lui fa il pesce in barile e ad ogni buon conto gli spiego che la squadra precedente ha portato i fili nel sottoscala e lui dovrebbe collegarli ai fili già esistenti che salgono fino a casa. Capisce cosa deve fare ed ora ho telefono e ADSL. Mi da il numero di telefono nuovo che imparerò a memoria nel corso del 2019.
  • 11 Marzo. Mi arriva un SMS dalla Telecom che mi conferma l’appuntamento del tecnico per il 12 Marzo. Vado in confusione. Chiamo il numero di telefono di riferimento che era con l’SMS e dico che abbiamo già il telefono. RA849 che mi risponde da Nuuk (Groenlandia) non capisce perchè, se prima ho richiesto il telefono, adesso non lo voglio più. Insiste che i tecnici non possono essere già venuti perchè il sistema indica che devono ancora venire. Inizia a piangere, dice che sono malvagio e che odio la fibra. Le dico che ho già tutto che funziona e lei mi fa i complimenti, segnalerà la cosa al servizio operativo che i tecnici sono già venuti.
  • 12 Marzo. Verso le 8:30 del mattino mi chiama un tecnico Telecom che mi informa che stanno arrivando per mettermi il telefono. Provo a puntualizzare la situazione raccontandogli che ho già tutto funzionante e ieri avevo avvisato RA849,  ma insistono. Avviso Miriam che sta facendo un corso per imparare a far funzionare il nuovo citofono digitale, Miriam va a casa. Arriva il tecnico. E’ venuto per mettere la fibra, ma deve assegnarmi il numero che mi era stato dato il 2o Dicembre 2017, perchè quella è la mia richiesta originaria. Lui è programmato per darmi, con le buone o con le cattive,  quel numero legato alla fibra, e se io la accetto, devo disdire il numero senza fibra che ho da una settimana mandando un FAX allegorico ad un numero verde, perchè io avevo richiesto la fibra con la quale è associato quel numero ed il processo iniziato il 20 Dicembre 2017 non si può fermare. Gli dico che dei suoi colleghi sobri mi hanno detto che nella mia strada non c’è la fibra. Lui dice che nel mio cassetto, due strade lontano, c’è la fibra ma ammette di non sapere se arriva fino nella mia strada. Allora, gli dico, cosa belino mi mette la fibra in casa che poi non c’è in strada, dove cazzo vado a telefonare, a 200 metri da casa ? Miriam assiste alle telefonate muta e si sente male. Teme che con questa operazione rimarremo per sei mesi senza telefono, luce, gas e acqua perchè tutto si rifà alla mia richiesta del 20 Dicembre che non si può cancellare. Ci vorrebbe un DPR o un decreto attuativo del governo per cancellare la mia richiesta, oltre al FAX. Alla fine decido e comunico al Tecnico che non voglio la Fibra, perchè comunque non c’è, e che voglio mantenere il mio nuovo (quello vecchio) numero di telefono. Deluso per il viaggio a vuoto, il tecnico propone di vendermi l’Enciclopedia del Telefono Senza Fili ma declino l’offerta. Dopo circa 10 minuti ricevo una telefonata da Roma, nella quale un tecnico che parla come Thomas Milian mi chiede di confermare la mia disdetta al servizio fibra che avevo richiesto il 20 Dicembre 2017. Non sono malvagio, gli dico, e che proprio la fibra non c’è. L’addetto dichiara di aver compreso il problema e di attivarsi in modo che nel giro di qualche giorno avrò acquistato il pacchetto di maggioranza della Telecom e lo pagherò in buoni pasto.

Solo le ore 20 di Martedì 12 Marzo 2018 ed al momento sia il telefono che il servizio ADSL funzionano. Domani è un altro giorno, si vedrà.

Aggiornamento sulle webcam (che poi e quello che veramente conta).

La ex Righicam 2, quella di Levante, è stata mandata in Germania alla casa madre. Sono in attesa di notizie. Oggi approfittando della giornata di sole, sono salito sul tetto ed ho tolto le altre due ex, quella di centro e quella di ponente. Dalla prima sono usciti diversi ragnetti che avevano colonizzato il supporto, mentre dal  cavo di rete sono usciti diversi ettolitri di acqua. Ho provato a farla funzionare con un collegamento diretto sul router (si, quello della TIM Rete Fissa di cui sopra) ma il POE restituisce un orrifico lampeggio rosso che corrisponde ad un errore di corto circuito, dunque sembra avere lo stesso problema della sorella di Levante. Non ho ancora testato la decana delle ex Righicam, quella di Ponente, che quando l’ho spenta funzionava ancora. Non ha il POE bensì un sistema di alimentazione più arcaico, ci penserò i prossimi giorni.

Insomma, alla fine della fiera, due webcam fulminate nel giro di pochi giorni; mi viene il sospetto che ci sia stata qualche tempesta magnetica congiuntamente ad  uno sbalzo asincrono bipolar-cazzo-ne-so di corrente in conseguenza del quale si sia cagionato lo stesso danno su entrambe le webcam. Seguiranno aggiornamenti.

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6 Responses to La visione della Fibra da vicino.

  1. roberto says:

    Chissà perchè il tuo pappone appena letto mi fa venire in mente “I Miserabili” di Victor Hugo. Hai provato a calarti nelle fogne con Miriam sulle spalle, magari la fibra passa da lì? E sei perseguitato dal perfido poliziotto (leggi: TIM) che vuole solo la tua distruzione. Ed invece altra visione letteraria: sei Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento con il fido scudiero Miriam….beh no….per lei Panza è decisamente fuori luogo: Miriam e basta. Comunque tienici informato: i racconti picareschi o avventure tipo “Ai confini della realta” mi appassionano.

    • admin says:

      E questa mattina mi hanno chiamato di nuovo da Roma. Insistono, ho mandato in tilt il sistema di prenotazioni mondiale telefonico.

  2. Mitì Vigliero says:

    Secondo me si sono offese a morte per il trasloco ;-*

    • admin says:

      Non penso di avere superstizioni di qualche tipo, ma la coincidenza è cosmica, tutto qui. Certo che commettere suicidio mi sembra eccessivo. Avevo già individuato due nuovi utilizzi per entrambe, ed invece… ZOT!

  3. Thomas says:

    La vista su Genova mi mancerà! Ho mandato spesso questo link a amici in Germania.

    • admin says:

      Si, peccato. Non si può escludere che il Comune di Genova un giorno decida di mettere una webcam sulla collina, ma i tempi per decidere delle pubbliche amministrazioni sono del tipo geologico. Ossia, ci vogliono 300 milioni di anni per trasformare un residuo vegetale in petrolio e, per decidere di investire €1,000 per una webcam, poco di meno.

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